Sant'Anna ArresiTorna alla lista

Il toponimo deriva da Sant’Anna, patrona del comune, con la specificazione di Arresi, che corrisponde alla voce sarda campidanese di “volpe”. L’intero territorio, grazie alla sua posizione geografica molto prossima alla fascia costiera, evidenzia la presenza umana fin dall’età prenuragica e in modo particolare l’insenatura di Porto Pino, protetto dal promontorio di Punta Menga, fu utilizzato come scalo marittimo fin dall’epoca fenicio-punica. La città sarebbe stata poi conquistata dai Romani nel terzo secolo a.C che la chiamarono Pinus Portus, cioè Porto dei Pini, in riferimento alla presenza dei pini d’Aleppo. Nel centro abitato troviamo il Nuraghe Arresi, tra i più conosciuti nel Sulcis: costituito da una torre principale e da una secondaria, l’edificio è di tipo “tancato”, costruito con blocchi ciclopici di calcare dolomitico. Non meno importante il complesso nuragico di “Coi Casu” che si presenta in un’areale di altissimo pregio ambientale costituito dal promontorio, gli stagni, la spiaggia, la pineta e le famose dune di sabbie bianche (Is Arenas) al confine con il comune di Teulada. Anche gli stagni ricoprono un aspetto ecologico molto rilevante, poiché vi nidificano svariate specie faunistiche. Questi stagni costituiscono un complesso di zone umide che risulta per estensione il terzo della Sardegna. Mare, spiagge di sabbia finissima, pesca e natura, fanno di Sant’Anna Arresi e Porto Pino la perla del turismo balneare nel Sulcis. La costa alterna tratti sabbiosi, con falesie calcaree e banchi di arenarie eoliche: un suggestivo panorama di natura incontrastata che si impreziosisce con la vegetazione circostante. Tutta l’economia di Sant’Anna Arresi si basa sui flussi turistici e sull’indotto ma anche sui prodotti dell’enogastronomia locale: dal pescato delle cooperative residenti (spigole, orate, cozze, ricci, aragoste), agli uvaggi che producono il Carignano, al pane e ai dolci tipici della tradizione. Da trent’anni il paese s’identifica con una rassegna di musica internazionale: dalle lontane terre dell’America, arrivano i più famosi interpreti del jazz in piazza Nuraghe per una settimana di concerti.

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