PortoscusoTorna alla lista

La maggioranza delle fonti storiche attribuisce il significato di “Porto nascosto” al toponimo Portoscuso. Deve la sua origine alla tonnara di proprietà del marchese Pasqua, il quale vi edificò la chiesa, e alla Torre eretta dagli spagnoli su disposizione del re Filippo II a difesa delle incursioni saracene. Nel 1600 fu concesso ai corallari il permesso di pescare coralli nei mari di Portoscuso mediante il versamento del 10% del prodotto: in quello stesso anno fu stabilito che tutto il corallo pescato fosse depositato all’interno della torre. L’impianto delle tonnare, della pesca delle sardine e del corallo richiamò in paese non solo tonnarotti e pescatori ma anche corallari delle coste francesi, napoletane, siciliane e africane; per cui le prime baracche provvisorie erette dai pescatori si moltiplicarono e cominciarono a sorgere abitazioni in muratura. Sostanzialmente sino a un secolo e mezzo fa, Portoscuso era un semplice villaggio di pescatori, dopo la sua storia subisce una rivoluzione positiva. Con lo sviluppo del lavoro nelle miniere, il lavoro s’intensificò per le popolazioni locali nelle gallerie estrattive e nell’attiguo porto per il caricamento del materiale: nel giro di pochi decenni il paese divenne il polo di attrazione dello sviluppo industriale con la nascita di centrali elettriche e società legate al settore energivoro. Lungo l’asse Portoscuso-Paringianu nacque un’area capace di accogliere insediamenti industriali di portata nazionale e internazionale che per 40 anni hanno distribuito benessere alla classe operaia del territorio. Con l’avvento della crisi economica mondiale, il complesso industriale ha subìto un tracollo occupazionale senza precedenti e ora il paese cerca altre forme di economia per sopperire all’emigrazione e alla mancanza di lavoro. Ci sta riuscendo con la valorizzazione della Tonnara e dei suoi siti storici, incrementando il turismo e l’enogastronomia, fortemente legata ai prodotti del mare. Di particolare rilievo la pesca del tonno e la lavorazione dei sottoprodotti.

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